2017
Fogli di carta e pigmento nero
“L’indagine si concentra sul divenire dell’Esistere, l’esserci come traccia in transito. Queste opere ruotano intorno a nodi tematici che si intrecciano e si intessono: le relazioni tra corpi ed eventi fisici, il tempo e lo spazio, l’assenza e il ritorno alla materia, l’epica e la poetica del vuoto. la carta compare come entità trasformativa e attiva. Tali progetti sembrano perimetrare metaforicamente la dilatazione del tempo mediante l’impiego di fogli di carta immersi in un pigmento nero. Ogni foglio viene bagnato dentro una “cisterna” in ferro, che diviene parte costitutiva di una delle opere. Dopo essere stata immersa nella vasca rettangolare, la carta viene segnata da una sequenza di numeri utile ad un calcolo quantitativo in relazione ai minuti di immersione.
Quida “oggettualizza” e misura il tempo nell’ambito di superfici in continua evoluzione: il processo di assorbimento continuo del liquido da parte della carta. Avviene una oggettivazione del tempo continuato, percepito per gradi minimi. Ogni momento è già fine a se stesso, compiuto e totale. Con questa consapevolezza si muove l’indagine di Quida: il suo operare fissa l’idea e agisce anche fisicamente, per mezzo di una materia fragile e permeabile, su continui spostamenti che possono giungere ad occupare lo spazio. La carta per lui non è altro che un mezzo per evidenziare il trascorrere del tempo. Mentre il pigmento è l’esserci in trasformazione. E l’intero processo in cui avviene la “formazione” e la visualizzazione risponde alla volontà artistica, all’idea che l’artista vuole presentare” (Michela Casavola)“.
“Per Raffaele Quida la carta è un « mezzo per evidenziare il trascorrere del tempo, mentre il pigmento è l’esserci in trasformazione». E con queste proprietà diventa complice per dare forma a due stati impercettibili dell’essere e dell’esserci, nel momento in cui questi non sono percepibili, ovvero quando lo spazio è vuoto e quando il tempo agisce invisibile lasciando traccia di sé nel suo operato, nei segni di una trasformazione. Con l’immersione di fogli di carta in un pigmento nero Raffaele Quida marca e scandisce il tempo attraverso numeri che contano il periodo di immersione, e lo rende, quindi, visibile (Elena Giulia Rossi)
Cookie | Durata | Descrizione |
---|---|---|
cookielawinfo-checkbox-analytics | 11 months | This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics". |
cookielawinfo-checkbox-functional | 11 months | The cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional". |
cookielawinfo-checkbox-necessary | 11 months | This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary". |
cookielawinfo-checkbox-others | 11 months | This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other. |
cookielawinfo-checkbox-performance | 11 months | This cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance". |
viewed_cookie_policy | 11 months | The cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data. |